Negli anni della mia giovinezza, quelli delle superiori, quelli in cui gli economisti come Keynes o Smith, Marx o Friedman suonavano astrusi ed illogici era facile odiare il professore di economia politica.

Non solo per la sua spocchia e presunzione, per la sua incapacità di empatia, per la sua totale dedizione al dio denaro in quanto tale.

Era facile perché non ero all’altezza di capirne il succo e l’essenza, era facile perché non mi ero mai mosso dal mio territorio, era facile perché restando fermi al punto di partenza non si raggiunge nessun luogo.

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01 Gen 2019

Oggi come un anno fa festeggiamo la notte di San Silvestro. Ma se il 2017 si è concluso a Viggiano un paesino di tremila abitanti in provincia di Potenza tra neve e temperature che non superavano lo zero, il 2018 lo salutiamo da Pointe-Noire la seconda città più grande del Congo, dove alle ore 21:00 si registrano 29°C e un tasso di umidità pari al 98%.

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28 Dic 2018

Ho raggiunto l'altra parte del mondo nel 2005. Avevo solo vent'anni quando decisi di vivere un'esperienza di volontariato in Kenya. L'Africa ti cambia la vita. Il "mal d'Africa" esiste e del "mal d'Africa" ci si "ammala". Sono anni che spero di tornarci.

All'inizio del 2018 il Cappellaio Matto ha ricevuto una proposta di lavoro in Congo, Pointe-Noire. Proposta che ha accettato, e il 14 Maggio 2018 ha lasciato l'Italia. 

Ricomincio a sognare l'Africa tutte le notti...

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Quando viaggio, mangio. La permanenza in Congo sarà lunga e se tra le mura domestiche cuciniamo piatti italiani, quando andiamo a pranzo fuori sperimentiamo la cucina congolese.

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09 Gen 2019

Dove inizia la fine del mare? O addirittura: cosa diciamo quando diciamo: mare? Diciamo l'immenso mostro capace di divorare qualsiasi cosa, o quell'onda che ci schiuma intorno ai piedi? [cit. Oceano Mare di A. Baricco]

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Quando vivi dall’altra parte del mondo,anche una semplice macedonia ha colori e forme differenti.

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01 Feb 2019

Benvenuto Febbraio 2019. Benvenuto mese del Carnevale. Sapete una cosa?

Ho sempre avuto un rapporto di amore e odio con questo periodo dell’anno. Del carnevale amo i colori, i sorrisi dei bambini e in particolare l’avvicinarsi della bella stagione.

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10 Feb 2019

Tra pochi giorni rientro in Italia. Questa è la settimana dedicata all'acquisto dei regali. Le richieste sono tante: pagne, vestiti, maschere, braccialetti, collane, frutta esotica. Non lo so se riuscirò ad accontentare tutti, ma ho due certezze: la prima è che in valigia non potrò mettere i sorrisi delle donne, dei bambini e degli uomini che ho conosciuto, la seconda è che resteranno sempre con me.

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C’è una cosa che mi affascina delle donne africane: la capacità che hanno di trasportare qualsiasi cosa sulla testa. Che sia un piatto di alluminio colmo di manioca, un cesto di frutta o un secchio pieno di uova fresche, loro camminano disinvolte, schiena dritta e passo sicuro. Avvolte in pagne colorati ed eleganti, le vedi che si legano il bambino più piccolo sulla schiena, poi si curvano prendono il grande piatto di alluminio colmo di cibo e prodotti da vendere, lo poggiano sulla testa, si tirano su e senza esitazione trovano il loro equilibrio. Infine, con la mano destra afferrano il fascio di legna, lo posizionano sotto il braccio e con l’altra tengono per mano il bambino più grande. Si mettono in cammino ed io, inerme, resto a guardare.

Se chiedessi ad un bambino italiano di disegnare una donna con qualcosa in testa, lui disegnerebbe un grande cappello. Se chiedessi la stessa cosa ad un bambino africano lui avrebbe l’imbarazzo della scelta: sacchi di riso, legname, ceste, borse frigo rigide, piatti traboccanti di cibo, piante, vasi, bottiglie.

Africa Congo Pointe Noire Donna africana 2

Trasportare le cose sulla testa è comodo, le mani sono libere e quindi si possono fare molte altre cose. Ad esempio, mangiare o bere mentre si cammina, raccogliere qualcosa da terra. Molte donne utilizzano il cercine, un pezzo di tessuto attorcigliato a forma di ciambella posizionato tra il capo e il recipiente. Il cercine aiuta ad attutire il dolore quando si trasportano oggetti molto pesanti e facilita la distribuzione del peso.

Doris, la mia amica congolese, sostiene che anche senza cercine, qualsiasi oggetto messo sul capo non cade, basta solo trovare il punto d’appoggio giusto. Il nostro corpo è predisposto a trasportare pesi notevoli senza grandi sforzi “tutto dipende da noi e dalla nostra capacità di concentrazione: è tutta questione di testa!” afferma Doris.

Ecco il video!

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Una delle domande più frequenti è: "Cosa si mangia in Congo?". 
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Un giorno Alice arrivò al bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero. “Che strada devo prendere?” chiese. La risposta fu una domanda: “Dove vuoi andare?”

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