05 Lug 2019

SUNSHINE BLOGGER AWARD 2019: IL PREMIO ALLA CREATIVITÀ E ALLA POSITIVITÀ

La nomination di Viaggiandoconalice

La prima cosa che faccio la mattina appena sveglia è portare il caffè al Cappellaio Matto. La seconda è preparare la mia colazione nel silenzio avvolgente della nostra casa. La terza è leggere i commenti, le notifiche, i messaggi ricevuti.

Questa mattina, quel silenzio è stato interrotto dal mio entusiasmo senza controllo, dopo aver scoperto che Mila e Roberto di Elisirdiunlungoviaggio hanno nominato Viaggiandoconalice per il Sunshine Blogger Award 2019. Un riconoscimento che premia i blogger che diffondono creatività e positività attraverso il loro spazio web.

Il Travel&Food Blog Viaggiandoconalice è andato online lo scorso Aprile, ma il progetto ha iniziato a prendere forma un anno fa. Ho studiato, letto, mi sono informata e ho seguito i consigli di chi ha più esperienza di me.

Se prima trascorrevo ore chiusa in ufficio davanti al PC tra preventivi, ordini e clienti da soddisfare, oggi computer e cellulare li utilizzo per scrivere e raccontare i miei viaggi e le mie esperienze passando dalla scrivania, al divano alla ricerca della giusta ispirazione. Scrivere su un blog, avere una pagina Facebook, un profilo Instagram o un account Twitter saprete perfettamente che non è cosa semplice. Da quando sono “entrata” in questo mondo ho scoperto che poi così virtuale non è: ho conosciuto persone che hanno i miei stessi interessi in tema di viaggi e cibo, condividiamo idee, consigli e passioni dando vita ad uno scambio culturale che non conosce confini.

Oggi, ricevere la nomination al Sunshine Blogger Award 2019 mi coglie di sorpresa, mi entusiasma e mi dà la conferma che non solo ho fatto la scelta giusta, ma sono felice di aver coinvolto in questo progetto coloro che sono i miei compagni di viaggio e di vita per eccellenza: il Cappellaio Matto e lo Stregatto.  

Cos’è il Sunshine Blogger Award

Il Sunshine Blogger Award non è un premio con candidatura in stile David di Donatello, Golden Globe, Oscar e tanti altri a cui siamo abituati. Non si vince una statuetta, una caravella né una pergamena. Il Sunshine Blogger Award è un contest in cui i blogger, spontaneamente, nominano altri blogger che si contraddistinguono per la loro creatività, ispirazione e positività per la community; tutte caratteristiche che mi onorano di questa nomination.

Le Regole

Se hai ricevuto la nomination, partecipare è semplice:
     1. Ringrazia il blogger che ti ha nominato al Sunshine Blogger Award 2019 inserendo il link del suo blog;
     2. Rispondi alle sue domande;
     3. Nomina altri dieci blogger e poni loro altre domande;
     4. Inserisci il logo del contest nel tuo articolo, scegliendolo tra quelli disponibili in rete.

Sunshine Blogger Award 2019: le nostre risposte a Mila e Roberto di Elisirdiunlungoviaggio

Le "nostre" risposte e non le "mie" perché Viaggiandoconalice è un blog scritto a più mani, ed ogni risposta avrà il suo scrittore:

1. Qual è l'obiettivo che vi siete prefissati con il vostro blog?

Alice: Ho deciso di trasformare il mio Travel&Food Diary, che al ritorno da ogni viaggio rimaneva chiuso in un cassetto in attesa di ripartire per una nuova meta, in un Travel&Food Blog con l’obiettivo di condividere le mie esperienze non solo con amici e parenti, ma con il “mondo”. Vorrei che Viaggiandoconalice diventasse fonte di ispirazione sia per chi ama viaggiare tutte le volte che può, sia per coloro che, rimanendo semplicemente seduti sul proprio divano, viaggiano con la mente e la fantasia attraverso i miei racconti.

2. Che cosa (episodio o persona) ha acceso in voi la voglia di viaggiare?

Alice: La prima volta che ho messo piede su un aereo avevo otto anni, un viaggio che non avevo scelto, ma che ero obbligata a fare. Mio padre venne trasferito per lavoro a Malta. Erano i primi anni novanta, all’epoca non esistevano le compagnie low cost e chi viaggiava erano quasi tutti uomini d’affari. Gli anni a Malta mi hanno insegnato che non esistono confini di lingua, religione, cultura e da quel momento non mi sono più fermata. Ad oggi sono undici le nazioni che ho visitato tra Europa e Africa e tante ancora sono nella mia wish list.

3. Di solito organizzate meticolosamente il viaggio in anticipo o lasciate almeno l'80% all'improvvisazione?

Cappellaio Matto: Apro la mia valigia lo stesso giorno della partenza, quella di Alice è già pronta in salotto da almeno una settimana. In realtà la mia valigia potrebbe essere tranquillamente un marsupio, una volta preso spazzolino e dentifricio, un po' di biancheria e un libro potrei già richiudere e partire. Alice invece programma, segna, elenca, sistema, compone scompone e ricompone, e ha sempre la paura di dimenticare qualcosa. Per me l'importante è non dimenticare la carta di credito ed i documenti, senza quelli sì che sarei in difficoltà. Alice s'informa, studia le mappe, cerca depliant e guide, consulta siti e chiede consigli, all'arrivo ha già le idee chiare, anche troppo, su cosa fare, cosa vedere, cosa mangiare e dove mangiarlo. Appena arrivati a Vilnius, qualche anno fa, alle tre di mattina parlava ancora con Alexander, il nostro host, su alcuni posti che le erano "sfuggiti". Io potrei tranquillamente arrivare in un posto e seguire il primo sbandato che m'ispiri fiducia, un odore, un suono…
Potrei tranquillamente dire che Alice organizza al novanta per cento, io al dieci. Ma per me è facile, ho lei come garanzia!

4. Siete blogger autodidatti o vi siete formati con dei corsi?

Alice: Dietro a un blog non c’è solo la passione per la scrittura. Pensare che basti quello per aprire un blog credo sia uno degli errori più grandi che possa fare chi decide di mettersi in gioco in questo mondo. Ho partecipato a convegni e incontri formativi di Seo, Google Analytics, Blogging e Social Network. Da quando sono in Congo non ho la possibilità di partecipare fisicamente e quindi la formazione continua sotto altre forme: canali YouTube specifici, corsi online, libri.

5. Qual è l'incontro più strano che avete fatto nei vostri viaggi?

Stregatto: Non parlerò di animali esotici, incontri con specie rare di piante e fiori, il mio incontro "strano" è con Alberto, custode notturno di una casa museo a Trinidad che mi invitava a fargli visita di notte quando il museo è chiuso al pubblico, ma senza segreti per questo ex ferroviere impiegato come custode dopo un infortunio sul lavoro che gli ha procurato una camminata claudicante. Alla mezzanotte picchietto piano alla porta come da accordi, lui apre il suo cuore e la casa museo a una visita che mi porta a balzare dagli arredi sfarzosi di un passato coloniale della dimora agli umili suppellettili della sua dependance, mi regala un fiore, mi offre del buon caffè e mi accoglie come avrebbe fatto un nonno alla vista della sua più cara nipote.

6. Qual è la disavventura più bizzarra che vi è capitata in un viaggio e come l'avete risolta?

Alice: "Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio..." Me lo diceva sempre mio nonno, ma il 4 novembre 2017 alle ore 5:45 presso l'aeroporto di Londra-Stansted ho completamente dimenticato questo proverbio e mi sono fidata di una donna diretta a Brindisi come me. A Londra, per questioni di sicurezza, il gate viene comunicato solo pochi minuti prima del decollo, e nella confusione totale mi fido del suo "seguitemi", inconsapevole che da lì a poco avrei trascinato me e chi viaggiava con me in quello che è diventato un incubo durato più di mezz'ora. Il gate 48 lo si doveva raggiungere a piedi, mentre noi siamo saliti sul treno navetta dell'aeroporto. Il treno dopo aver raggiunto il gate 25 anziché proseguire è tornato indietro in un percorso senza fine. Durante il tragitto si è fermato in un'area dell'aeroporto all'interno della quale vi erano tre porte, lì la mia iniziativa di scendere dal treno con l'intento di aprire una e rientrare all'interno dell'aeroporto. Una volta scesa dal treno scopro che le porte son tutte chiuse e non c'è alcuna via di uscita. Ritorniamo sul treno che dopo qualche minuto si ferma nuovamente, una seconda sala come quella precedente, ma questa volta c'è un addetto dell'aeroporto incredulo nel vedere cinque persone sul quel treno. "Che cosa ci fate qui?", cerco di spiegargli che dobbiamo raggiungere il gate 48 nel più breve tempo possibile perché diversamente avremmo perso l'aereo. L'uomo non si fa "intenerire" e decide di farci passare attraverso il servizio speciale di polizia dove ci obbligano a fare nuovamente tutti i controlli. Mentre i nostri bagagli scorrono sul nastro cerco in tutti i modi di convincere la poliziotta a contattare il gate affinché aspettassero il nostro arrivo. Tentativo vano il mio...Le lancette dell'orologio scorrono e noi siamo bloccati lì. La signora che ha causato tutto ciò continua a chiedere scusa, ma il mio solo obiettivo è uscire da lì e raggiungere il gate. Quando finalmente la poliziotta decide di aprire la porta e farci rientrare in aeroporto, io mi lancio in una corsa senza fine verso il gate. Con il cuore in gola e le gambe che "volano" arrivo giusto in tempo per bloccare la chiusura del gate e far si che tutti noi riuscissimo a prendere quel volo.  

7. Nei vostri viaggi vi dedicate a sport estremi?

Alice: Mai! Morirei d'infarto prima. 
Cappellaio Matto: Sempre, altrimenti morirei di noia.

8. È più interessante dedicarsi al blog o ai social che vi sono collegati?

Alice: Non credo sia una questione di scelta tra cos'è più o meno interessante. Blog e social network hanno funzioni e scopi differenti, ma non per questo viaggiano su binari distinti e separati, anzi! Credo che la sinergia tra il blog e profili social sia fondamentale per creare non solo rapporti con i lettori, ma una vera e propria community, il cosiddetto "pubblico" fedele che ti segue ovunque e parla di te e del tuo "brand".

9. Avete mai cucinato a casa un piatto tipico assaggiato in un viaggio?

Alice: Certo! Lo Stuffat Ta-Fenek.

10. Se non conoscete la lingua del posto come vi arrangiate per farvi capire?

Alice: L'inglese è la seconda lingua più parlata al mondo, il portoghese la sesta, il francese è quella più studiata. Italiana di nazionalità, l'italiano (sebbene oltre il ventesimo posto nella classifica) è la mia lingua madre. Nel 2012 ho conseguito la laurea specialistica in Lingue Straniere per la Comunicazione Internazionale presso l'Ateneo di Perugia: la mia seconda lingua è l'inglese e la terza il portoghese. Da sei mesi vivo in Congo e oggi posso dire di riuscire a comprendere gran parte di un discorso in francese e per quelle che sono le necessità quotidiane di utilizzo della lingua parlo anche il francese (seppur con una pronuncia che farebbe rabbrividire chiunque). Tutto questo per dirvi che quando viaggio mi "faccio capire" fin troppo bene!

Le nostre domande

1. Il tuo primo viaggio: paura o entusiasmo?
2. Scegli la meta secondo la "moda" del momento o segui il tuo istinto?
3. Parteciperesti mai ad un viaggio di gruppo organizzato o ad una crociera?
4. Ti offrono la possibilità di lasciare tutto e trasferiti in un luogo che hai visitato, quale sceglieresti e perché?
5. In un viaggio cosa attira la tua attenzione: il paesaggio, l'arte, la cultura o il cibo?
6. Nei giorni che precedono la partenza quali sono le tue sensazioni predominanti?
7. Quanto influisce la conoscenza della lingua, nella scelta del viaggio?
8. Hotel di lusso, B&B, tenda, camper o chiedi ospitalità agli host?
9. Quali consigli daresti a chi si appresta al suo primo viaggio?
10. Se dico "scoperta" qual è il tuo primo pensiero?

Le nostre nomination

1. TravelWithGusto - Chi viaggia per cibo ricorda sempre dove è stato
2. SogniInValigia - Il blog di viaggi di Valeria Mundo
3. Manuela Vitulli - Pensieri in Viaggio
4. LeFuoriUfficio - Dietro l’angolo, il mondo cambia
5. LaViaDelleScimmie - Ti indichiamo la strada per vivere con maggiore significato
6. Viaggiarecongliocchiali - Viaggi a quattr'occhi di una romana trapiantata a Budapest 
7. WhereWhenWhy - Il mondo è la più grande scuola di vita
8. Miprendoemiportovia - Alla ricerca di posti insoliti fuori dalle solite mete
9. PimpMyTrip - Il blog di viaggi di Martina
10. AguaVivaTravel - La storia di chi ha fatto del mondo la propria casa

Letto 1887 volte Ultima modifica il Domenica, 07 Luglio 2019 08:10
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Un giorno Alice arrivò al bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero. “Che strada devo prendere?” chiese. La risposta fu una domanda: “Dove vuoi andare?”

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